Ufficio municipale di Tučín.
La più antica menzione scritta di Tučín risale al 1351. Secondo un'iscrizione nei registri immobiliari, Tobiáš e Beneš di Strálk vendettero ai nobili Jan e Drslav, fratelli di Kravař, e ai loro eredi, quattro terre con tutti gli accessori che possedevano nel villaggio di Tučín. Nel 1371 Vok di Kravař scambiò il villaggio di Pavlovice e tutto ciò che possedeva a Prusínky e Tučín con i possedimenti di Paršovice, Valčovice e Rakov appartenenti a Ješek Hromad di Horka.
Tra i proprietari più importanti nel XIV secolo vi furono i signori di Nákla, nel XV secolo Vilém di Pernštejn ottenne da Viktorín Bavor di Holovice un testamento su lettera del re ceco Jiří Poděbradský attestante cento copechi di groschen per la metà del villaggio di Tučín e quindi parte del villaggio divenne parte della proprietà di Pernštejn incentrata sulle città di Lipník e Hranice.
A metà del XVI secolo, la famiglia Perštejn vendette la tenuta Helfštýn a Půt di Ludanice, compresa parte di Tučín, per un breve periodo questa parte del villaggio fu anche di proprietà del signor Petr Vok di Rožmberk con Kateřina di Ludanice. Nel 1636, anche Karel il Vecchio di Žerotín aveva 8 sudditi nel villaggio.
Prima della Guerra dei Trent'anni, una parte del villaggio apparteneva al maniero Domaželky, l'altra parte al maniero Želatovic, e la terza parte era il maniero libero.
Nel 1795, il conte Antonín Alexandr z Magnis acquistò i possedimenti di Přerov, Prestavlcká e Želatovice con Tučín, e rimase in possesso di questa famiglia fino al 1917, quando il conte Antonín Magnis lo vendette a una banca agraria.
Tra le calamità che colpirono il villaggio, possiamo citare un grande incendio nel 1853, durante il quale bruciò metà del villaggio, un'epidemia di colera nel 1866, che fece 28 vittime nel villaggio, e una forte tempesta di vento nel 1910, che distrusse il villaggio mulino a vento del 1743.
Nel 1913 fu introdotta l'elettricità nel villaggio e successivamente fu istituita una stazione telefonica.